- Ostetrica professionale specializzata in accompagnamento alla nascita e post parto -
"Avevo il profondo desiderio di crearmi un mondo mio a cui dedicarmi con passione e in cui sentirmi appagata e motivata. Sarò grata di accompagnarti nel meraviglioso viaggio della nascita "
Sono Beatrice Placucci e amo la vita in ogni sua forma.
Come tante ragazze alla fine degli studi, mi trovai senza idee su quale tipo di percorso universitario intraprendere, consapevole però di una sola certezza: volevo approcciarmi ad un mondo che avrei potuto sentire mio, a cui potermi dedicare con passione e motivazione. Dopo aver riflettuto tanto, assistere al parto di una mia zia risolse ogni mio dubbio e confermò che la mia volontà di iscrivermi alla facoltà di Ostetricia dell’Università di Bologna. È come se avessi sempre sentito dentro di me il profondo desiderio di accompagnare le donne durante quel momento di grande cambiamento, in cui non si può che celebrare la vita e gioire con lei.
Una volta terminati gli studi nel 2005 non avevo dubbi sulla mia scelta, avevo già maturato il desiderio di voler essere libera: libera di seguire le donne e le coppie, senza un tempo prestabilito da un turno di lavoro; libera di esserci con completezza per ogni donna; libera di esprimere il mio pensiero e libera di aiutare come meglio credevo. Risultò quindi naturale la scelta di intraprendere la libera professione, comportando 10 anni di pendolare, in cui mi dedicai alle donne/coppie in gravidanza e nel dopo parto, e in cui ebbi la possibilità di lavorare con Francesca, un’ostetrica-psicologa a cui devo sicuramente la mia sensibilità rispetto alla sfera emotiva, psicologica ed empatica.
Finalmente nel 2009 toccò a me e diventai mamma di Riccardo: non vedevo l’ora di vivere in prima persona ciò che per diversi anni avevo vissuto di riflesso con altre donne. Sperimentai anche io per la prima volta cosa vuol dire la stanchezza tutto il giorno, la nausea, l’altalena degli stati d’animo tra gioia e timore, tra spensieratezza e preoccupazione. Ma è solo un percorso che semplicemente ti conduce al regalo più bello della tua vita; un regalo che in questo caso arrivò a seguito di un lungo travaglio e con taglio cesareo per “distocia meccanica”… un termine che si utilizza in ostetricia quando il piccolo non si posiziona come dovrebbe e non si incanala correttamente nel canale del parto. Una sconfitta inizialmente, ma una esperienza che se accaduta, mi voleva lasciare una lezione, che con il tempo appresi e metabolizzai: ogni bambino sceglie come nascere ma ciò che fa la differenza non è il modo, il tempo o il dolore, ma come noi decidiamo di viverlo.
Dopo Riccardo, il mio desiderio di avere figli non si fermò e diedi alla luce Carolina nel 2011 con un bellissimo, lunghissimo, faticosissimo parto naturale. Carol mi insegnò quanto i neonati già da piccolissimi abbiano i propri caratteri e siano diversi tra loro. Inizialmente non ebbi molta approvazione e sostegno per la scelta di aver voluto due figli con età così ravvicinata tra loro, ma il mio desiderio era così grande e profondo che rifarei la stessa scelta infinite volte.
Nel 2015 la vita mi regalò anche l’ultimo arrivato, il “fuori programma”, Dominik: un nome perfettamente esplicativo della sua personalità solare e dominatrice. Con Dominik sperimentai una gravidanza diversa, così veloce da apparire quasi inosservata: ricordo che solo alla sera, quando la casa si “spegneva” mi ritagliavo momenti per comunicare con lui, a volte scusandomi per la mia attenzione fugace, dovuta al fatto che ero impegnata ad occuparmi con infinito amore dei miei due figli e di portare avanti nello stesso tempo il mio lavoro (il vantaggio della libera professione).
Ad un tratto poi la mia vita cambiò rotta e mi fece capire che il mio matrimonio era finito ma quei momenti di sconforto e insicurezza, seguì l’incontro con l’altra metà della mela, e con lui altri due bambini meravigliosi. Ad oggi, sono appagata della mia vita piena, in cui è impossibile annoiarmi con 3 + 2 figli, una casa vissuta in ogni angolo, sette posti a tavola, pentole giganti, mucchi di vestiti da lavare, stendere, piegare (a stirare ci ho rinunciato!), dinamiche emotive e caratteri diversi da seguire.
Credo che la mia missione profonda sia ESSERCI, esserci per la mia famiglia, per le persone a cui voglio bene, per le donne/coppie che seguo e accompagno durante la gravidanza e nel percorso pieno di montagne russe che fa parte del divenire genitori.
Non è mio solito aprirmi e raccontarmi ma ho pensato che, se stai leggendo queste righe e vorrai condividere con me un pezzetto della tua avventura da mamma, è giusto che anche io, in parte, abbia condiviso un pezzetto di me.
Grazie per il tuo tempo.
Con amore,
Bea.
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